Famiglia e comunicazione
Ogni componente della
famiglia costituisce una risorsa importante all’interno di
una terapia familiare.
Spesso accade che il ruolo del
genitore sia il più attaccato e condannato, quasi fosse
colpa del genitore se un figlio manifesta dei disagi! In
verità ogni componente della famiglia è interdipendente
dagli altri e la relazione che si viene a creare
all’interno del nucleo familiare è frutto di un’ interazione
reciproca, in cui ognuno porta il suo contributo, più o meno
implicitamente, e contribuisce a dare una direzione al
rapporto in corso.
La nostra esperienza ci
insegna che, nel lavoro con le famiglie, non ha senso
parlare di colpe, negligenze o carenze di uno più che di un
altro come se l'andamento di una relazione dipendesse solo
da qualcuno in particolare. Riteniamo invece molto più
realistico leggere i disagi presenti come dei
tentativi, da parte di ognuno, di far fronte a delle
difficoltà personali o relazionali con gli strumenti che
egli, in quel momento, ha a disposizione. Ma
spesso accade che queste strategie personali finalizzate
alla risoluzione di un problema, non portino la persona ad
ottenere i risultati sperati, ad esempio: si cerca di
comunicare reciprocamente qualcosa senza trovare il modo più
efficace per farlo con il risultato di sentirsi incompresi o
impotenti; di esprimere richieste d’aiuto attraverso
modalità comunicative che rischiano di essere
fraintendibili; di arginare l’ ansia vissuta in momenti
particolari della vita col rischio che la propria
inquietudine assuma la forma di distacco emotivo,
indifferenza, intolleranza, rifiuto, o un peso per l'altro.
Rapporto tra genitori e figli
A volte accade che i momenti
difficili della crescita di un figlio, possano coincidere
con altrettante difficoltà dei genitori che, prima ancora di
essere “genitori”, sono “esseri umani” e, come tali, esposti
ai problemi che la comune esistenza comporta: conflitti
coniugali, familiari, lavorativi, momenti di sconforto
dovuti ad imprevisti, temporanee vulnerabilità, pensieri di
carattere economico-finanziario da cui dipende il benessere
dell’intera famiglia, rapporti complicati con i vecchi
genitori o con i fratelli, senso di solitudine provocato
dall’indisponibilità, più o meno prolungata, del sostegno
del proprio coniuge per i motivi più disparati…….
In
questi casi può accadere che genitori e figli, sebbene
legati da un affetto indiscutibile, non riescano a trovare
dei punti d’incontro nonostante entrambi cerchino di
impegnarsi massimamente per migliorare la relazione: il
genitore vorrebbe esprimere sostegno senza compromettere il
messaggio educativo e il figlio vorrebbe perseguire la
spinta verso la crescita autonoma senza deludere la figura
genitoriale o rischiare di perderne l’affetto.
Queste due
esigenze, di cui ogni parte in causa si fa portavoce, molto
spesso sembrano inconciliabili e ognuno dei partecipanti al
conflitto familiare, tende ad attribuire la colpa all’altro
che, pertanto, diventa “il cattivo”, la causa di tutti mali,
“il responsabile” del problema, quando alla base del
comportamento di ognuno c'è invece un' unica istanza che non
solo li accomuna, ma nasce dall'affetto e dall'importanza
che attribuiamo all'altro: il desiderio di "essere
all'altezza di".
Essere genitori
Quando un
componente della famiglia manifesta un problema, ogni altro
membro del nucleo costituisce una preziosa risorsa per la
risoluzione del problema stesso in quanto, molti aspetti
della relazione che ha con l’altro, possono trasformarsi in
un valido aiuto al benessere di ognuno e, più in generale,
di tutta la famiglia.
Il ruolo centrale,
in questo processo di aiuto, è costituito proprio da quei
genitori che invece, spesso ingiustamente, vengono accusati
di essere la causa del malessere.
Il ruolo del genitore è
una funzione molto complessa e delicata che frequentemente
non viene compresa da chi non la ricopre e per questo
facilmente attaccabile, ma è anche plausibile che colui che
non sperimenta la genitorialità, come per esempio un figlio,
non riesca a comprenderla: è proprio questa distanza
concettuale tra genitori e figli che rende tale funzione
unica e preziosa e che caratterizza la relazione.
La
funzione genitoriale richiede tutta una serie di competenze
con cui ci si confronta solo quando si entra a far parte del
mondo dei genitori per cui, nonostante alcune persone
abbiano potuto fare esperienze precedenti più o meno
propedeutiche a questa fase della vita, non si arriva mai
abbastanza preparati ad assolvere questo compito e non se ne
comprende la gravosità e la bellezza fino a quando non si
sperimenta davvero.
Famiglia, genitori e responsabilità
Spesso il genitore è messo
davanti a scelte difficili non solo rispetto ai figli, ma
anche rispetto ad altri contesti: con il partner, con i
familiari, a lavoro.....e la difficoltà, in molti casi, è
dovuta proprio al doppio ruolo che un genitore riveste
perché, oltre ad essere un coniuge, un figlio, un lavoratore
si sente “soprattutto genitore” e non sempre questa
molteplicità di incarichi volontari o involontari, favorisce
scelte che accontentino tutti coloro che fanno parte dei
nostri contesti di vita.
All’interno di una relazione,
la compartecipazione in atto prevede sempre un’influenza
reciproca e circolare sul rapporto in corso, sia nelle
situazioni di benessere che di malessere del rapporto. In
una famiglia sono necessariamente presenti relazioni che
possono essere più o meno serene ma, in ognuna di queste, la
responsabilità sulla salute del legame affettivo ed emotivo,
è equamente distribuita, senza colpevoli preferenziali o
designati, tranne che nei casi di evidente assenza di
accudimento da parte dell’adulto in relazione ad un minore.
Famiglia e psicoterapia familiare
Ci sono momenti particolari
della vita di una famiglia in cui è più facile che si
presenti il rischio di incomprensioni e tensioni e queste, a
volte, rischiano di trasformarsi in disagi acuti che sembra
difficile superare. La terapia familiare aiuta ogni persona
del nucleo familiare a riscoprire nuove possibilità di
esprimersi e di partecipare alla relazione, favorendo
l’emergere di qualità e competenze che vengono portate alla
luce proprio grazie alla presenza e all’aiuto degli altri
familiari, senza i quali probabilmente non si creerebbero le
condizioni ideali per farle riaffiorare.
È per questo
motivo che riteniamo di primaria importanza la presenza di
quanti più familiari possibili durante la terapia, perché
ogni persona affettivamente significativa, costituisce una
risorsa terapeutica inestimabile.
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